martedì 4 marzo 2014

OF BEARDS AND MEN


Non immaginavo che dietro una barba si nascondessero svariati mondi.
Pian piano si svela l'importanza nell'essere "davvero" se stessi: con qualcosa, un accessorio, un colore o un taglio di capelli, una giacca ...una barba.
Ho scoperto siti, blog, cultori della barba... ed in particolare mi sono imbattuto in un sito, che della barba, cerca di darne risalto con una luce speciale attraverso fotoritratti, scattati da un bravissimo fotografo, dall'altra parte del pianeta, e che mi ha portato, persino, ad alcuni scambi di messaggi, anche se per ora solo via Facebook. Si chiama Joseph Daniel Robert OLeary.
Sul sito www.jdro.com e www.ofbeardsandman.com troverete le sue opere, immortalate in scatti che rendono una visione speciale delle barbe maschili, tanto da divenire autore di una raccolta fotografica dedicata alla barba il cui titolo è OF BEARDS AND MAN. Di lui ne hanno già parlato molti al mondo, riviste anche italiane e siti internet, sul tema della bellezza maschile, della fotografia e altro, rendendolo noto al pubblico. In un'intervista per Panorama, Joseph, dapprima con un approccio da fotoreporter sul mondo maschile barbuto, afferma: «Poi, ho capito di aver incontrato qualcosa di più grande, una comunità, in un certo senso. Perché portare barba o baffi definisce i canoni estetici di uno stile di vita, come i punk negli anni Ottanta, ma più rilassati. Focalizzandosi su un loro dettaglio, i soggetti degli scatti si sentivano più reattivi di fronte alla macchina fotografica. Un effetto estraniante, direi, estremamente funzionale alla mia storia».
I protagonisti delle foto di OLeary non sono attori e modelli, ma uomini comuni che da ogni angolo d’America hanno raggiunto il suo studio a Minneapolis, nel Minnesota. «Il passaparola è nato su internet, e alla fine ho raccolto oltre 150 immagini. - continua - A tutti, dicevo di portare qualche cambio d’abito non troppo formale, ma un look casual nel quale si sentissero a loro agio e accessori usati nella loro quotidianità, che li rappresentassero a livello professionale o spirituale». 
Negli scatti compaiono oggetti di scena e radio vintage, amplificatori e bici da corsa. È stata una continua scoperta in corso d'opera, e il desiderio di far emergere l'essenza di un uomo che indossa una barba.
«L’elemento per me principale è far percepire una “consistenza” tridimensionale, con volti che escono dalla stampa come nei quadri dei maestri fiamminghi». 
Risultato: ritratti a colori che emergono dal nero teatrale della scena con una luce clinica e calda insieme.


Io spero vivamente di poter conoscere personalmente Joseph, che mi ha concesso, personalmente, di poter parlare del suo lavoro e di trovare, sugli scaffali delle librerie italiane, i lavori di questo artista dei tempi moderni che ha saputo rappresentare così bene, non un vezzo o una moda, ma un'essenza che appartiene solo a noi uomini; uomini felici di portare una barba, quella che rende ogni uomo davvero, evidentemente, unico.



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